sabato 26 dicembre 2009

NATALE


E quando si dice Natale, si dice tutto. Festa religiosa si, ma....... Nel nostro "piccolo" l'abbiamo sempre festeggiato in grande. Si, insomma, questa volta proprio da telefilm americano (bèh non proprio, chi li batte quelli?) E poi, insomma, siamo uomini e non ci si aspetta così tanto fasto da noi. Il nostro alloggio ha comunque le lucette fuori e il pino esterno addobbato. Ugo è un genio in queste cose, creativo al massimo, originale, non gli scappa niente. Quest'anno in casa ha fatto un albero che gli hanno guardato tutti. Argento e nero (che detta così potrebbe sembrare terribile) ma molto shick. Furio è il mago della cucina, anche se, compra un sacco di roba, troppa... E poi ci ritroviamo a congelare o riciclare con tutta la sua fantasia culinaria. Io sono un po' la schiappa del gruppo. Ma ho fatto buon viso, ho estratto il mio solito albero, ho applicato i led e ho messo un po' a caso palline blu e biache-argento in giro. Non è male. L'appartamento più grande è quello di Furio, addobbato come gli americani, quello si, verde rosso e oro, cascate di fiocchi rossi ovunque, palline dorate di ogni dimensione, camino addobbato, albero che sfiora il soffitto e angioletti onnipresenti. L'effetto è grandioso, sembra un po' Galérie Lafayette in mini-forma. La Vigilia e il pranzo di Natale si svolge sempre da lui. Spesa con conto comune e via. Mi si toglie dall'imbarazzo di non sapere cosa prendere. Il vino, certo, il vino si. Quest'anno sono intervenuti i genitori di Furio e Ugo. Strano come le madri sono sempre piene di coccole per i loro cuccioloni e i padri con quell'aria di compatimento verso le madri e di coalizione tra di loro. Già sono rimasto imbrigliato nel "giro per regali" che quest'anno ho rattoppato col mio andare a Parigi. Se no altro sono riuscito ad avere un po' di tempo per perdermi in cene di lavoro, brindisi di lavoro e aperitivi con gli amici. Quando dico amici mi rendo conto che Ugo e Furio dovrei chiamarli fratelli. E' stata una bella serata, e pure un bel pranzo di Natale. Non oso guardare la bilancia e non oserò per giorni, dovrò riprender la palestra e poi, forse, ci potrò salire.
Non ci sono particolari "nuove" in quanto, le feste di Natale rinchiudono un po' le persone nei loro bozzoli protetti. Mi spiace per Gina, ha deciso di farselo in casa, da sola, con tv e piatti pronti. Dice che si rilassa.. Se lo dice lei. Anch'io avrei fatto qualcosa del genere se no avessi avuto questa mega-famiglia. In effetti si sta bene guardando queste belle tavolone piene di segnaposti fatti ad angioletti, a pigne, a stelline e orpelli vari. Piante e stelle di Natale, addobbi e cibarie che mi fa molto insulto alla miseria. Ma l'atmosfera è tale che resti caldo dentro per molto tempo. Non ho più una famiglia vera e quindi, sono uno scapolo adottato. Bella storia! Oggi, giorno di S.Stefano, sono in casa mia a fare i conti con uno stomaco furente che mi dice, attenzione a ciò che fai! Bèh... Giusto un AUGURIO a tutti accomapagnato dal prossimo BUON ANNO.
Ermes, Furio e Ugo.

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