domenica 29 novembre 2009

I VIAGGIATORI DELL'IGNOTO

Liberi, da manette o vincoli, un viaggio dentro se stessi,”IL VIAGGIO”, nel posto dove esistono più esperienze e meno libertà di esprimerle…
Grandi banalità esterne…
Tutto dentro di noi, viaggiare, respirare….
Tutto, dove il tutto ha avuto inizio, dove è iniziato un cammino!
Fatto di emozioni, curiosità, nozioni, fantasie e desideri!
Spinta e vigore le ho avute come stimolo da te, e a te arrivano sotto forma di racconti, ma mi sono resa conto che c’è tanto di me stessa, talmente tanto che basterebbe il raccontare un tuffo per riempire tutta la pagina delle mie sensazioni…
Paura? Si, dannatamente!
Sfida? Solo con me…
E’ sempre stato così!
Mi sono resa conto che ho fortemente voluto che nessuno mi capisse mai sino in fondo, così ho agito e questo ho ottenuto. Forse una presa di coscienza che avevo nel profondo e che non riesco a divincolare, non so se riuscirò mai, ma come sfogo liberatorio concedo questi aneddoti in quanto capisco che siano riposti in fondo ad un forziere invisibile, credo di essere talmente contorta, da vantare comunque di non essere scoperta! Argine invincibile davanti a tanto scorrere di fiume di domande, alle quali rispondo sempre sinceramente proprio per questa intima convinzione!
Non mi si scopriranno mai!
Ghigno amaramente, ma gente con mezzi ben appropriati non è riuscita nell’intento. Nonostante tutto so che io resto segreta anche a me stessa… Una pietosa frase di povere prostitute mi ha colpita al punto di capirne l’intima verità “Avrai il mio corpo ma non avrai me stessa”…. Quello che l’ha piazzata in quel libro, in quel film, in quel cavolo di qualcosa dove l’ho ricordata aveva la ragione più fottuta del mondo! Questo è ciò che fino ad ora è immancabilmente successo.
Quando tento uno scritto è come fare un tuffo…Ora, tu sai come leggermi, e ti ringrazio per avermi fatto partecipe del modo, posso aggiungere la mia sensazione così che si aggiunga un tassello ad ogni “velo” che cala?
Tutto inizia metaforicamente così: voglia!
Iniziare il viaggio nel mio ignoto, cercare. Nella memoria, nella fantasia, nei desideri reconditi o palesi, ed è il passo. Un lieve passo compiuto da un piede nudo su un terreno umido, vischioso, uno scoglio… Attenzione e osservazione, quando il piede non è sicuro si rischia di scivolare, non voglio scivolare, potresti anche vedermi cadere fisicamente, ma non scivolare dentro… Chiuderei gli occhi e non avrei il controllo dell’espressione che assume il mio viso…. No, non posso!Quando lo faccio non mi devono vedere! Mimetismo nel momento in cui nessuno ti osserva anche se ti vede!
Ecco la differenza. Ed ecco che puoi iniziare a visualizzare… Una donna su uno scoglio a piedi nudi!
Alza le braccia, l’equilibrio è importante, non conosce quanto equilibrio esista dentro di lei quindi le braccia sono un aiuto importante! Ora tutti e due i piedi sono sullo scoglio, ma arrivano onde, lievi quando non le tremano le mani… Dispettosamente forti quando è in difficoltà! In fondo cosa ci vuole?
Coraggio! Esiste il coraggio in quella donna? A volte ne è esistito talmente tanto da pensare di averlo esaurito se la nostra dotazione fosse stata razionata, a volte le ha fatto girare le spalle senza nemmeno guardare dove si sarebbe posato l’altro piede! Si è chiesta mille volte “perché”…(perché ho girato le spalle?) La risposta che si è data è stata probabilmente la più stupida, ma la più efficace per tacitare un turbinio di domande che si sarebbe posta ancora mille volte, e che avrebbero avuto mille spiegazioni diverse ma forse quella giusta sarebbe stata la milleunesima e non l’avrebbe nemmeno considerata…. Follia del destino!
Si è risposta che in quel momento non si sarebbe sentita di assumere qualsiasi altro comportamento, quindi? Non si può tornare e cambiare l’esito solo per una consapevolezza venuta dopo…
In quel momento era così e basta, non c’era altro!
E si è spesso perdonata, o spesso condannata, e il dubbio di aver scambiato condanne o perdoni si è insinuato come una crepa nell’interno del suo essere.
Ma in quel momento era così e basta! Si guarda intorno… Cielo azzurro, poche nubi, vento caldo e acqua cristallina… Un invito!
Un altro passo ben dosato, osserva! La sua meta è laggiù, sotto le sue possibilità… Perché non provare ? Certo, un brivido, come no, la paura dell’ignoto non è piccola cosa…
Un respiro, un altro! Ok, la calma! Alza le braccia verso il cielo, unite come da insegnamento ma istintive come da ribellione all’insegnamento!
Lo stile? Chissenefrega dello stile, io sono così, e nessuno sa cosa si intende per “così”… Neanch’io!
Per compiere il salto occorre piegarsi per prendere una spinta! Non le interessa più cosa voglia dire piegarsi, se non quando sente una fitta mentre finge la solita incuranza! Allora ci pensa!
Piegarsi? Ma si, è il primo passo…
Si piega e calibra mentalmente la spinta, vogliamo anche farci male?
Paura! E se non si entrasse in acqua? Se si rovinasse sullo scoglio lacerandosi la pelle?
Non è la prima volta, ed ecco una collezione di chissenefrega che farebbe invidia ad ogni essere con una dignità da difendere. Lei non ha tanto da difendere, giusto se stessa e crede di riuscire benissimo, piuttosto si perde un pezzo di pelle, ma il cerotto nessuno lo vede! E poi? Cacchio si guarisce! I muscoli rispondono alla richiesta del sistema nervoso che ha già ordinato anche la dose di forza. E’ così e basta! Il corpo si stacca dallo scoglio ed è il momento più travolgente perché durante il salto passano in rassegna tutte le insicurezze che si erano evitate fino all’attimo prima! Ma arriva il momento del conto alla cassa del Fato! L’emozione più forte è nell’istante in cui sia i piedi che le mani sono staccate da tutto… Panico, brividi, sindrome dell’Ormai è fatta e finalmente….Il gusto del volo! La donna si rende conto che solo altri esseri possono vivere momenti così! Ma sono animali! Hanno le ali! Hanno occhi, istinti, emozioni, curiosità, memoria e disinibizioni da animali…Ho il privilegio di provare tutto questo ma per un secondo solo…E’ mio!
Sono tra il cielo e la terra e volo, e sono una persona! Ecco il primo contatto con l’elemento dove tutto ha avuto inizio! Ed è un nuovo inizio! La temperatura cambia, la consistenza anche, le mani squarciano, fendendo, l’acqua e lei è lì ad accoglierti! Non si chiede nulla, ti accoglie e basta, le braccia entrano e lei ti prende, non vuole sapere niente e ti da tutto! La donna si chiede allora di cosa dovrebbe mai avere paura… Dell’Ignoto!
Di quello che l’acqua contiene, di quello che ha accolto e continua muta ad accogliere, di quello che incontri dentro…. Dentro c’è un altro mondo! Anche il corpo entra, con la pelle scossa dal brivido del cambio di temperatura, in un volo accompagnato da miliardi di bollicine nell’intima esplorazione di un mondo a cui non tutti possono accedere, e chi può, poco gli è concesso restare per il rispetto di un equilibrio inviolabile di elementi e di natura! La nostra è imprigionata nella terra, i nostri piedi sono stati fatti per camminare sulla terra! Solo nel momento della violazione la donna si rende conto di quanto sia intrigante sconfinare, apre le braccia come per volare, le ripunta verso il basso fino a sentire la schiena che si inarca al punto di percepire tutti i muscoli tesi ad arco ed essere costretta a virare verso la superficie, sforbiciando con le gambe e riaprendo le braccia. Le bollicine l’accompagnano fino a vedere sempre più vicina la luce del sole e permettendole ancora di pensare… Ecco, è lì, ce l’ho fatta… tra poco respiro… Ed ecco l’uscita… Il respiro profondo, l’ansimare dall’apnea, l’aria calda che torna come un abbraccio la sicurezza che tutto è ancora dov’era! La sicurezza di sapere che un altro colpo di reni ti permette un’altra capriola in acqua e un’altra uscita…. Gioco! Esplorazione! Rischio! Conferma! La donna non ha preferenze sull’effetto che il tuffo ha sortito!
C’è stato! E basta!
Lei c’era! E basta!
Quello che ha sentito è suo! E basta!
Quello che ha visto è suo, lo sarà sempre! E basta!
Un altro piccolo colpo con la testa per tornare dentro prima di una bracciata che la accompagnerà allo scoglio dove il tutto è cominciato!
Non è facile far passare una sensazione così fine, un’energia fine che si può palpare solo con la mente! Ma con la mente si può anche toccare, si può andare oltre, si può fare la differenza! So che anche tutto ciò può sembrare incomprensibile e non riuscirei più a spiegarmi a parole! Per questo ci restano i gesti, la trasposizione di tutto il nostro ignoto imprigionata in una serie di codificati movimenti comprensibili più o meno a tutti. Per questo il mio istinto ha buttato sul foglio virtuale un’altra informazione, sono anche collaborante, me ne stupisco, un velo che cade (tanti più ne cadono, tanti più ne trovo addosso) una mano tesa in una speranza d’aiuto anche egoistica!
Anche per questo ho giustificato il Folletto dello sproloquio, mi sento sempre più vicina all’indifferenza di passare per “stramba”, ma lo dovevo fare, almeno a chi mi concede il privilegio di leggermi!
“Non ci sono regole che non possano essere infrante”, ma per infrangere qualsiasi regola bisogna prima conoscerla, altrimenti non sarebbe che buttare cazzate sul nulla più assoluto! Oltre al “rubare” citazioni ormai scritte anche su migliaia di magliette!
Succede già fin troppo…
Forse riuscirò a capire un po’ di più anch’io di quello che ho sorprendente scritto e, guarda caso, riguarda me!
P.S.
Se c’è casino il perché è che vado di getto, approfitto del momento, forse così resto ancora una volta prigioniera orgogliosa del fatto di essere incomprensibile!

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